di M. C. D’Annunzio
La moda rappresenta in Italia uno dei settori più sviluppati e proficui, entrando a pieno titolo tra le cosiddette “4 A”, cioè le eccellenze italiane: abbigliamento, agroalimentare, arredamento e automobili.
Il successo della Moda Italiana è da ricondurre a una lunga tradizione di sperimentazione e creatività nei settori artigianali che ha portato il Made in Italy ad essere sinonimo di qualità e lusso. Per questo motivo l’Italia è al primo posto in Europa e al secondo posto nel mondo per l’esportazione di prodotti del Tessile, Moda e Accessorio (TMA), con un valore dell’export di 66,6 miliardi di euro.
Il settore tessile contribuisce significativamente all’economia italiana fornendo occupazione a più di un milione di lavoratori, impiegati sia nella manifattura che nel commercio ad essa correlato. Infatti, nel comparto TMA europeo, 1 lavoratore su 4 è italiano.
Dati alla mano: trionfa l’export
Secondo i dati dell’AGI (Agenzia Giornalistica Italiana) e dell’ICE (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane) il 2023 è stato un anno di crescita per la moda italiana, sia dal punto di vista del fatturato (+ 4%) che dell’export (+ 5,6%).
Questi dati positivi si collocano, tuttavia, in un momento di decrescita del volume di produzione dovuto alla perdita del potere d’acquisto dei consumatori e ad un inevitabile stasi dopo la grande ripresa post-pandemia. È importante, inoltre, considerare non solo l’elevata inflazione ma anche il perdurare di due grandi conflitti in Europa e in Asia i quali delineano un quadro instabile sia dal punto di vista geopolitico che economico.
Nonostante l’imprevedibilità del mercato e il calo degli scambi internazionali, la moda Made in Italy continua ad essere un punto di riferimento nel mercato americano dove si registra una crescita delle esportazioni del 23,7%. Infatti, circa il 75% della produzione tessile italiana resta riservata all’esportazione ed è principalmente diretta verso la Francia, la Germania, il Giappone e, appunto, gli Stati Uniti.
Il Made in Italy come garanzia di qualità
La manifattura italiana è indirizzata principalmente verso l’esportazione grazie alla percezione positiva che si ha nel mondo del Made in Italy. I prodotti italiani sono definiti di qualità, autentici ed esclusivi.
Le industrie continuano a produrre in Italia e si oppongono alla delocalizzazione, tipica dell’economia globale, perché nella dicitura “Made in Italy” i consumatori trovano una vera e propria garanzia di pregio.
Questo fenomeno è potenziato dal Country of Origin Effect: se non si hanno informazioni a proposito di un determinato prodotto si tende a valutarne la qualità in base alla percezione che si ha del paese di origine. L’idea che si ha di un paese può influenzare il comportamento d’acquisto ed è per questo che la percezione positiva dell’Italia nel settore artigianale ne determina il successo a livello globale.
In conclusione, è evidente come la manifattura tessile italiana si fondi su una tradizione ben consolidata e globalmente nota, restando, tuttavia, dinamica e aperta alle nuove necessità dei consumatori. In un mercato sempre in divenire, l’eccellenza deve coesistere con l’innovazione.
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